Per un’altra strada fecero ritorno (Mt 2,12)
AVVENTO 2021

Dove sta andando la storia? Nel caos, nell’incertezza? E’ in mano a chi? Ai potenti sordi al grido dei popoli e dei singoli? Il mondo si danna l’anima per trovare il senso del vivere e non lo trova se non nell’effimero, nel contingente, nel denaro, nel successo. Ancora è progetto di tanti il famoso: “carpe diem”. E noi discepoli di Colui che è venuto a visitarci e non per una visita di cortesia,  ma per prendere la nostra umanità così fragile, debole, desiderosa del senso pieno che non è dato dal denaro, dai beni materiali dal fiato corto, incapace di intravedere il domani troppo immischiato qual è  in un oggi dove la persona, al di là dei riconoscimenti,  si sente oppressa, angariata, da una cultura materialista, non attenta alla persona, alle esigenze profonde del cuore umano che gridano giorno e notte. Viviamo il tempo alla ricerca di noi stessi e tanti alla ricerca solo del benessere, vedendo in esso la risposta all’inquietudine di un cuore umano e di uno spirito che interiormente gridano giorno e notte: perché? Uomo, donna, dove vai? Quale strada pensi di percorrere per raggiungere la pienezza, la pace, la felicità? Il denaro? Può aiutare, ma non risponde all’anelito del perché vivere, del perché il dolore, il pianto, la sofferenza, il buio!
Si cerca il ben-essere affidandosi alla scienza nei suoi vari servizi, ma il cuore umano è inquieto. Può trovare la via giusta per la sua pace? Tanti secoli fa, precisamente venti, Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi, a condividerci, a ridarci la speranza che non delude perché la sua venuta ha offerto le coordinate della pace del cuore dei singoli, delle famiglie e dei popoli, del perdono, della giustizia di Dio, della riconciliazione, della gioia, della speranza che non delude perché ha preso “casa” in mezzo a noi, nel cuore di coloro che gli hanno aperto.
Con la sua venuta è stata celebrata una nuzialità che ci fa camminare con speranza. Fra Dio e la sua creatura con la venuta nella storia, Dio eterno ha sposato il tempo e tutto ciò che è : fatiche, speranze, gioie, dolori.
Se ci accostassimo a Lui, saremmo come Maria che canta per essere stata visitata; come Giuseppe che nel silenzio accoglie il mistero; come i pastori che si sentono condivisi nella loro condizione; come i Magi che si mettono alla ricerca trovando nell’adorazione il senso del loro vivere.
Se ci immedesimassimo in queste persone, saremmo fieri di appartenere a Cristo. Gettiamo nella spazzatura Erode e la sua logica ancora oggi presente e adoriamo l’Amato che illumina l’oggi e il domani.

Buon cammino verso il Natale!

Don Pierino